Cuore pulsante dell’Etna

Territorio

Benvenuti
nel cuore dell'Etna

Dove la storia e la natura si fondono nel territorio del Monte Ilice.
Questo antico cono vulcanico, formatosi tra il X e il XIV secolo, si erge maestoso sul versante sud-orientale del vulcano, offrendo panorami mozzafiato sulla costa ionica. Il Monte Ilice deve il suo nome ai lecci che popolano i suoi boschi, simbolo della ricca vegetazione che abbraccia il paesaggio.

Cono etneo medievale, musa di Verga, terra di vini eroici. Il Monte Ilice è celebre per essere stato immortalato da Giovanni Verga nel romanzo Storia di una capinera, dove appare come rifugio rurale durante un’epidemia.

Oggi, inserito nel Parco Regionale dell’Etna, rappresenta un luogo di resilienza, con i suoi pendii che custodiscono una tradizione secolare.

Viticoltura
sul monte ilice

Il Vigneto

La viticoltura sul Monte Ilice, un cono vulcanico inattivo a 908 metri sul versante sud-est dell’Etna, si distingue per l’influenza determinante del terreno sulla vendemmia e sul vino finale.


Il suolo, composto principalmente da sabbie vulcaniche ricche di minerali come ferro, magnesio, potassio e fosforo, derivanti dalle eruzioni etnee, gioca un ruolo cruciale.


Questa composizione minerale arricchisce le uve, conferendo ai vini una spiccata mineralità e una struttura complessa, che li rende eleganti e longevi.

La tessitura sabbiosa garantisce un ottimo drenaggio, evitando ristagni d’acqua che potrebbero compromettere le radici delle viti, soprattutto durante la vendemmia, che si svolge tra ottobre e novembre, a seconda delle varietà di vitigni autoctoni Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto.

Un terreno ben drenato favorisce una maturazione uniforme delle uve, mantenendo un equilibrio ideale tra zuccheri e acidità, essenziale per la freschezza del vino.
Le pendenze ripide, fino al 65%, richiedono una viticoltura eroica con lavorazioni manuali, riducendo la resa ma concentrando aromi e sapori.

In combinazione con il microclima unico, il terreno vulcanico del Monte Ilice produce uve di alta qualità, che si traducono in autentiche espressioni del terroir etneo, caratterizzati da tannini morbidi e complessità aromatica.

1030 d.C.

La Storia

La storia di Tenuta Monte Ilice ha origini antiche, legate a terre un tempo boschive appartenenti allo Stato della Chiesa. Nel Medioevo, il Papa donò queste aree agli agricoltori locali per la viticoltura, chiedendo in cambio la decima parte del vino prodotto.


Simboli ecclesiastici, come una croce in calce e un ostensorio scolpito in pietra lavica, ancora oggi testimoniano questo passato. Nel 2005, la famiglia Romeo ha dato nuova vita a questo patrimonio, fondando la tenuta su un cratere spento del 1030 d.C. e recuperando antichi palmenti.

Il palmento principale, un tempo fulcro della vinificazione tradizionale con pigiatura a piedi e tini sotterranei, è oggi un ristorante. Su una superficie di 12 ettari, 6 sono dedicati a vigneti terrazzati e coltivati con vitigni autoctoniche si adagiano su ripidi pendii. Il terreno, ricco di minerali vulcanici grazie alle colate laviche storiche, dona ai vini caratteristiche uniche.


Da una produzione iniziale di 25-30 mila bottiglie annue, l’azienda guarda al futuro, ampliando i vigneti per raggiungere 50-60 mila bottiglie, sempre nel rispetto della tradizione e del disciplinare della DOC.

Nel cuore della natura,

l’essenza di un territorio